Il soffio al cuore, la patologia che modifica il normale flusso del sangue verso il cuore, viene facilmente riconosciuto dal medico attraverso l’uso del fonendoscopio.
Quando il flusso del sangue non è “diretto”, ma diventa vorticoso, chi ausculta il cuore sente un leggero fruscio associato al battito. Questo rumore, questo sibilo leggero che colpisce l’orecchio del medico, prende il nome di soffio.
Nella maggior parte dei casi, il soffio è privo di implicazioni patologiche, e non provoca danni alla salute. Per questo motivo, si compie un immediata distinzione tra soffio al cuore benigno e maligno.
Com’è facile intuire, il soffio benigno non provoca danni e non ha conseguenze negative per il copro, a differenza di quello maligno.
Insieme, approfondiremo il tema e scopriremo esattamente cos’è il soffio al cuore, quali sono i sintomi comuni, quali le cause e quali i trattamenti consigliati dal medico.
In questo modo, sarà più facile intervenire e prevenire qualsiasi tipo di problema.
Cos’è il soffio al cuore?
Normalmente, quando il sangue scorre all’interno del sistema cardiaco, il suo flusso non provoca alcun rumore. Il passaggio è fluido e silenzioso, e il medico riesce a sentire solo il naturale battito del cuore.
In situazioni particolari, il flusso può risultare vorticoso. Ciò significa, che la contrazione del muscolo cardiaco che lo porta ad attraversare il cuore non funziona più allo stesso modo.
Ne consegue il sopraggiungere di un rumore nel momento in cui si ascolta il battito con il fonendoscopio. Il medico sente un leggero fruscio, che può essere assimilato al rumore dell’aria che passa attraverso un foro.
Il soffio al cuore può portare con sé una serie di sintomi comuni, sensazioni che interessano la maggior parte dei pazienti. Di seguito, la lista completa dei sintomi:
- Dolore toracico
- Vertigini
- Svenimenti occasionali
- Sudorazione eccessiva
- Fiato corto
- Aumento o riduzione dell’appetito
Soffio Maligno e Benigno
Come anticipato, è possibile compiere una distinzione tra soffio al cuore benigno e maligno.
La componente benigna è la più comune e, fortunatamente, anche quella che non genera preoccupazione. Il soffio è piuttosto comune nei bambini e nelle persone che vengono sottoposte ad un eccessivo carico di stress.
Nei bambini viene definito come “soffio al cuore funzionale”, e non ha nessun tipo di effetto. Negli adulti, può presentarsi in caso di febbre alta, anemia o in gravidanza, oppure dopo aver effettuato una sessione di sport particolarmente pesante.
In genere, il soffio benigno scopare rapidamente, quando la causa che lo ha generato perde intensità (es. quando la febbre si abbassa).
In casi più gravi, invece, si parla di soffio al cuore maligno o patologico. La sua presenza non è più occasionale, ma diventa continua e consistente.
Questo tipo di patologia, può essere legata a problematiche cardiovascolari di vario tipo, che guarderemo nel dettaglio.
Tutte le possibili cause
Il soffio al cuore compare nel momento in cui il flusso sanguigno subisce un’alterazione rispetto al suo normale percorso.
L’alterazione può essere causata da tantissime situazioni diverse, provocando problemi più o meno gravi.
I casi che sono stati studiati negli anni, hanno permesso di elaborare una lista di cause generiche e comuni:
- Anomalie delle valvole cardiache
- Febbre reumatica
- Infezioni
- Disfunzioni cardiache
- Prolasso della valvola mitrale
La causa in assoluto più comune, è la prima elencata: la presenza di anomalie delle valvole cardiache.
I medici parlano di insufficienza valvolare, situazione in cui le valvole che regolano il passaggio del sangue tra atrio e ventricolo non funzionano correttamente; non si aprono o non si chiudono nel modo giusto.
Come scoprire di avere un soffio al cuore
Il soffio al cuore viene facilmente identificato con l’auscultazione del cuore tramite fonendoscopio.
Tuttavia, per capire di che tipo di soffio parliamo – se benigno o maligno – è necessario compiere degli esami più approfonditi.
Il medico di base, affidandosi alla storia clinica e all’età del paziente, riesce a fornirci una prima opinione riguardo il problema, oltre ad offrirci il proprio parere medico.
Quando c’è la possibilità o il rischio che si tratti di soffio maligno, è bene effettuare una serie di esami. Soprattutto, sono consigliati quando si avvertono i sintomi elencati in precedenza, che potrebbero indicare problemi più gravi.
Ecco la lista degli esami consigliati generalmente:
- Ecocardiografia
- Radiografia torace
- Holter cardiaco
- Risonanza magnetica cardiaca
- Ecocardiogramma sotto sforzo
Consigli e cure
La prima cosa da fare quando si registra la presenza di un soffio al cuore, è rivolgersi ad un cardiologo esperto. I medici sono gli unici in grado di aiutarci in questo caso, calmando paure ed ansie.
Il soffio benigno non ha bisogno di nessun tipo di cura o intervento. Essendo passeggero, troverà da solo il modo di risolversi e scomparire dalla nostra vita.
Il soffio maligno, invece, richiede l’intervento medico. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve con un’apposita terapia farmacologica, che aiuta a mantenere stabile il flusso del sangue.
In casi più gravi, è invece necessario intervenire chirurgicamente e riparare la valvola che non funziona correttamente.
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