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Epatopatia alcolica vilab fiumicino

Epatopatia alcolica: cos’è e quali sono i sintomi principali 

L’abuso di alcol, porta con sé conseguenze significative per la salute del corpo. Non essendo predisposto per assimilare grandi quantitativi di alcol ogni giorno, il corpo finisce col risentire dell’eccesso e “ammalarsi”.  Il sopraggiungere dell’epatopatia alcolica, rientra tra gli effetti più comuni del consumo eccessivo di sostanze alcoliche. 

Il fegato non è più in grado di purificare il corpo, di filtrare le varie sostanze, e inizia a presentare delle anomalie nel proprio funzionamento. 

Di seguito, spiegheremo nel dettaglio cos’è l’epatopatia alcolica, quali sono i suoi sintomi principali e quali terapie sono previste a livello medico. 

La presenza di queste patologie, ci ricorda quanto sia importante prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, ritrovare le energie per fare ciò che è giusto. 

Cos’è l’epatopatia alcolica?

Attraverso l’espressione “epatopatia alcolica”, ci si riferisce ad una specifica condizione del fegato, causata da un eccessivo consumo di sostanze alcoliche. 

Parliamo di un infiammazione del fegato, destinata ad aggravarsi con il tempo. Spesso, i medici parlando di una malattia a più stadi, dove il fegato passa attraverso la steatosi (lo stadio iniziale), l’epatite alcolica e la cirrosi.  

L’assunzione continua di alcol provoca un ingrossamento del fegato. Tutto questo succede perché l’organo si riempie di trigliceridi, che causano e peggiorano l’infiammazione. 

Nella maggior parte dei casi, l’epatopatia alcolica non presenza sintomi per anni. La comparsa dei primi dolori e dei primi sintomi, è già il preludio dell’aggravarsi della malattia. 

L’ingrossamento del fegato è il primo stadio, seguito dall’infiammazione cronica dell’organo e dalla sua successiva necrosi. Piano piano, il fegato perde la sua funzionalità, ed è necessario procedere con il trapianto. 

Sintomi dell’epatopatia alcolica

I sintomi e la loro gravità variano in base alla fase della malattia in cui si trova il paziente. Nella fase iniziale, quella della steatosi, i sintomi possono essere del tutto assenti o limitati ad un occasionale indolenzimento della parte destra dell’addome. 

Quando si arriva alle fasi più gravi, all’epatite alcolica e alla cirrosi, i sintomi sono i seguenti:

  • Dolore addominale 
  • Febbre 
  • Nausea e vomito 
  • Stanchezza 
  • Perdita dell’appetito 
  • Ansia, agitazione e stato confusionale 
  • Ittero, con il conseguente ingiallimento della pelle e della parte bianca dell’occhio 

La fase finale della patologia, quando l’organo è vicino a cedere e raggiungere la necrosi, può portare al sopraggiungere di altri sintomi. In questi casi, parliamo di condizioni gravi, che non possono essere affrontate se non tramite un corretto intervento medico. 

Ci riferiamo soprattutto a sintomi quali:

  • Ipertensione
  • Leucocitosi neutrofila 
  • Varici e emorragie interne dei vasi dell’esofago 
  • Encefalopatia epatica (danni al cervello)
  • Ascite, ovvero ritenzione di liquidi nella cavità addominale 

Cause principali

Come anticipato, le cause principali dell’epatopatia alcolica riguardano l’assunzione eccessiva di sostanze alcoliche. 

Basta pensare, infatti, che circa la metà dei grandi bevitori è affetta da epatopatia in età avanzata, dopo anni di consumo continuo. 

Fattori di rischio elevato possono essere anche l’obesità, il consumo di una dieta squilibrata e scorretta, ed il sopraggiungere dell’epatite C. 

Un buon modo per prevenire l’epatopatia alcolica, è ridurre il consumo di alcol e equilibrare le proprie bevute, provando a non esagerare e non cadere in tentazione troppo spesso. 

Allo stesso modo, sarebbe meglio seguire un’alimentazione equilibrata e sana, lontana da ciò che danneggia il corpo. 

Come riconoscerla e a chi rivolgersi

La comparsa dei primi sintomi è un campanello d’allarme non indifferente. Tuttavia, è sempre bene accertarsi della propria condizione ed effettuare degli esami di approfondimento. 

Nel caso dell’epatopatia alcolica, gli esami più comuni che vengono richiesti dall’epatologo (medico specializzato nei problemi del fegato) sono i seguenti:

  • Esami del sangue
    il medico richiede i test per la funzionalità epatica, che permettono di controllare i livelli di bilirubina e albumina presenti nel sangue in aggiunta all’emocromo
  • Ecografia addominale 
  • Tac o Risonanza magnetica 
  • Biopsia epatica

La biopsia, in particolare, viene scelta come alternativa quando si è praticamente certi della condizione del paziente e si vogliono ottenere quante più informazioni istologiche possibile. 

Trattamenti e Cure

Il trattamento per epatopatia alcolica varia in relazione alla gravità della condizione del paziente. Più la malattia è in stato avanzato, più è rapido l’intervento del medico. 

Nelle prime fasi, quando il fegato è solo ingrossato, l’ematologo consiglia l’immediata cessazione del consumo di bevande alcoliche e l’inizio di un percorso alimentare decisamente più equilibrato. 

Quando la malattia si trasforma in epatite alcolica, è spesso necessario intervenire attraverso farmaci mirati. I trattamenti più comuni sono quelli che coinvolgono l’uso di corticosteroidi o di pentossifillina.

Infine, quando il paziente si trova in una condizione troppo avanzata e il fegato non reagisce agli stimoli dei farmaci, si può arrivare alla richiesta di un trapianto di fegato. 

Il trapianto è l’ultima spiaggia, ed è assolutamente necessario per la sopravvivenza del paziente. 

Quando il fegato smette di funzionare, non c’è altro che i medici possano fare. 

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